Dal deserto rosso (2021)

II

Osservi le persone, allontani un sentimento –
il deserto rosso, la scena, fermo-immagine.
Oggi il cielo aveva l’azzurro di un affresco
sopra le teste in fila davanti al supermercato:
soli, in proporzioni, distanza e silenzio,
si sgranava qualcosa, una polvere, lapislazzulo.
Era il cielo che si scioglieva? Ma il senso?
Così ha detto, così ho spinto, la polizia e tutti,
mani nel lattice, bocca nel cotone – forse
una divisa da restauro per salvare il cielo
dalla corrosione – e gli uomini da che cosa?
Nel carrello il cibo rimbalza, la plastica scricchiola,
le confezioni scontate sembrano la stessa riserva
di cose pulite della pubblicità. Acqua e pane
basteranno, quaranta giorni, nel deserto?

Borio., M., Dal deserto rosso, con illustrazioni di L. Carrara nella collana  I quaderni (a cura di) M. Cucchi, Azzate: Stampa 2009 2021, p. 8.

Übersetzung von Rahel Jung und Charlotte Weber-Spanknebel (SoSe 2021)

II

Du beobachtest die Personen, schiebst ein Gefühl beiseite –
die rote Wüste, die Szene, Standbild.
Heute hatte der Himmel das Blau eines Freskos
über den Köpfen in der Schlange vor dem Supermarkt:
Alleine, proportional zueinander, Abstand und Stille,
man zermalmt etwas, ein Pulver, Lapislazzuli.
War es der Himmel, der sich auflöste? Aber der Sinn dahinter?
So hat es die Polizei, so haben es alle gesagt, so habe ich geschoben,
Hände im Latex, Mund in der Baumwolle – vielleicht
eine Restaurations-Uniform, um den Himmel
vor der Korrosion zu bewahren – und die Menschen wovor?
Im Einkaufswagen prallt das Essen aufeinander, das Plastik ächzt,
die reduzierten Verpackungen scheinen der gleiche Vorrat
herausgeputzter Produkte aus der Werbung zu sein. Werden Wasser und Brot
reichen, vierzig Tage, in der Wüste?